L’ippica ha da sempre appassionato una marea di persone. Chi, anche per passare 10 minuti diversi con gli amici, non ha mai scommesso sulle corse dei cavalli?
Il cinema si è occupato di questo tema varie volte. Parliamo rapidamente dei migliori film sull’ippica.
Si parte con il famosissimo e divertentissimo “Febbre da cavallo” (1976). Diretto da Stefano Vanzina, ha come protagonisti principali Mandrake (Gigi Proietti), Er Pomata (Enrico Montesano), Felice (Francesco De Rosa) e Gabriella (Catherine Spaak), fidanzata di Mandrake.
La storia narra delle avventure dei 3 amici rapiti dalla passione per l’ippica, che cercano in tutti i modi di racimolare soldi per scommettere all’ippodromo di Tor di Valle.
Per fare ciò ne combinano di ogni specie, fin quando, dopo una tris vincente non giocata da Mandrake, i 3 non finiscono in tribunale, dove si scopre che anche il giudice era uno scommettitore accanito.
Al termine di un processo ormai sui generis tutti vengono assolti. Gabriella (che segretamente aveva comunque giocato la tris vincente realizzando così la vincita) riesce a farsi sposare da Mandrake e tutto torna come prima, con la novità che il giudice (Adolfo Celi) entra a far parte dell'allegra combriccola.
Proseguiamo con “La stangata” (1973) di George Roy Hill, con Paul Newmann e Robert Redford. Il film tratta di 2 truffatori, Johnny Hooker e Luther Coleman.
I 2 raggirano il corriere di un potente gangster del posto: Doyle Lonnegan. Per questo motivo Luther viene ucciso per ritorsione e Hooker è costretto a fuggire e a nascondersi.
Desiderando vendicare Luther, il giovane chiede aiuto ad un vecchio amico del defunto, Henry Gondorff, uno dei più bravi ed esperti truffatori degli Stati Uniti.
Insieme organizzano una "stangata" ai danni di Lonnegan, creando una finta agenzia di scommesse ippiche in cui il boss crede di poter vincere facilmente delle ingenti somme di denaro, grazie a informazioni riservate.
Oltre questi di film cult, troviamo molte altre pellicole riguardanti il mondo dell’ippica, tra le quali “One last ride” (2003) di Tony Vitale.
Il gioco d'azzardo, in particolare le scommesse sui cavalli, è la fissazione quasi paranoica di Michael (P. Cupo, anche sceneggiatore) e la disperazione di sua moglie Gina. Quando uno strozzino, in credito di una grossa somma, minaccia la sua famiglia, la situazione degenera nella violenza.
Continuiamo con “Seabiscuit-Un mito senza tempo” (2003), regia di Gary Ross.
Il film è tratto dal libro del 2001 intitolato Seabiscuit: una leggenda americana di Laura Hillenbrand, inspirato ad una storia vera. Il film è ambientato nell’America degli anni ’30, durante il periodo della depressione economica, che investe i 3 protagonisti. Chris Howard, nonostante sia il maggior venditore di auto del Paese, ha perso ogni gioia di vivere dopo la morte del figlio in un incidente stradale.
Tom Smith, ultimo cowboy in un mondo che è cambiato, non riesce ad adattarsi alla modernità. Red Pollard fa il pugile per tirare avanti.
A dare una sterzata alla loro esistenza arriva Seabiscuit, un cavallo figlio di un grande campione, ma che, al contrario del padre, è un brocco.
Chris lo compra e lo fa allenare da Tom e cavalcare da Red: Seabiscuit diventa un campione contro ogni pronostico e ridà un motivo per vivere felicemente ai tre.
Chiudiamo la nostra carrellata con il film “Felice e vincente” (1989) di John Pitka con Robbie Coltrane e Richard Dreyfuss.
Un autista di taxi ha come hobby quello di registrare le segrete conversazioni dei suoi passeggeri ed un giorno viene a sapere di una puntata illegale su una corsa di cavalli.
L’amico Trotter, grande scommettitore fallito, crede a questi sconosciuti e parte con Looney alla volta dell’ippodromo, dove, incredibilmente, la giocata si rivela vincente ed i suoi 50 euro si trasformano in 700.
Trotter prende la decisione di consegnare il nastro incriminante ai legittimi proprietari che, credendo erroneamente in un tentativo di estorsione, “consigliano” allo scommettitore una corsa sicura. Per il protagonista inizia una giornata straordinaria.